In breve

Il rifugio Cibrario è una struttura antica, più volte ampliata nel corso degli anni, situata nel bellissimo pian Sabiunin ai piedi di cime maestose che superano abbondantemente i tremila metri. Tappa strategica per il Tour della Bessanese e per la salita alla Croce Rossa, è raggiungibile da Usseglio attraverso due percorsi: il più breve che parte dall’alpe d’Arnas, attualmente impercorribile a causa di una frana, e quello storico descritto in questa pagina.


Partenza

Indicazioni

Dal parcheggio (fontana) tornare poche decine di metri verso valle per imboccare un sentiero erboso che sale a sinistra a fianco di un’abitazione. Il sentiero procede verso monte tra le case di Margone incrociando una mulattiera (fontana e pilone votivo) e successivamente una sterrata.

Proseguire sul sentiero che più avanti si riallaccia alla sterrata. Seguirla per alcune decine di metri, quindi al primo tornante imboccare nuovamente una scorciatoia. Incrociata un’ultima volta la sterrata abbandonarla definitivamente proseguendo sul sentiero che si inerpica nel bosco.

Attraversare la radura dell’alpe Trappette e poco più in alto incrociare l’antica Decauville, ossia una ferrovia a scartamento ridotto costruita verso la fine degli anni Venti del secolo scorso, ora in disuso, che collega Malciaussia al lago Dietro la torre per il trasporto dei materiali destinati alla costruzione della diga. Un tratto di binario emerge ancora dal terreno.

Il sentiero prosegue in salita sul ripido pendio con diversi scalini naturali. Doppiato un costone vale la pena fare una breve deviazione a destra su una cresta panoramica affacciata sul fondovalle. Tornati sui propri passi proseguire con un lungo mezzacosta in falsopiano, tra ontani via via più radi: un vero e proprio bacone affacciato sul vallone laterale d’Arnas.

Superato un tratto di facili roccette attraversare con cautela il ripido canalone detritico in cui scorre il rio della Lera, rovinato dalle ultime alluvioni, dove appena prima si congiunge il sentiero diretto in arrivo dall’alpe Barnas.

Oltrepassato un secondo canalone il sentiero torna a impennarsi con ripide serpentine sotto ai contrafforti del monte Lera noti come Le Prigioni. Con una ripida salita giungere su un vallone sospeso solcato dal rio Peraciaval che precipita in caratteristiche piscine naturali. All’indietro il panorama spazia dal monte Servin (a nord-est) alla punta Lunella (a sud-est).

Superato il torrente su una passerella portarsi sul versante opposto salendo a fianco di un piccolo invaso artificiale ai piedi di severe balze rocciose solcate da belle cascatelle. Lungo il percorso si passa sotto a un caratteristico masso erratico conosciuto come il Roc ‘dla Veja che pare pronto a precipitare giù.

In costante salita superare facili roccette sbucando sul bellissimo pianoro del pian Sabiunin, chiuso tra il monte Lera, la punta Valletta e la Croce Rossa, ai margini del quale si trova il rifugio Cibrario (2.616 m), gestito dai volontari del CAI di Leinì. La struttura, dedicata al conte Luigi Cibrario, alpinista e politico ottocentesco originario di Usseglio, risale al 1891, ma è stata ampliata più volte nel corso degli anni.

Testo di Valerio Dutto di Cuneotrekking.com

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