In breve
Un itinerario di MTB facile, panoramico e non a caso molto frequentato che si svolge interamente su strada, prima asfaltata e poi sterrata. Le mete sono il piccolo lago di Monastero, incastonato in una conca verde ai piedi dalla punta Gias Vej, e la vicina alpe di Coassolo. Chi lo desidera può aggiungere un pizzico di adrenalina facendo al ritorno brevi ma divertenti single track che tagliano i tornanti.
Partenza
IndicazioniDalla piazza di Chiaves (fontana) dirigersi verso Monastero di Lanzo e imboccare subito a sinistra strada Fontana Sistina. La strada supera diversi nuclei di case, tra cui Cà Maciun e Curchiatto, dai quali si aprono buoni scorci panoramici verso Coassolo Torinese. Si sale sempre su asfalto con pendenze mai superiori al 10%.
Dopo un chilometro e mezzo si arriva alla fontana Sistina (1.132 m), nei cui pressi si trova un ampio slargo (chi volesse abbreviare il percorso può lasciare qui l’auto).
Ignorando tutte le deviazioni laterali proseguire superando le belle baite di Curdumpero. In un tornante lasciare a destra la sterrata del Sentiero delle apparizioni mariane.
La salita continua in un bosco misto con qualche betulla. Superato un altro tornante compiere un lungo traverso a metà del quale una sbarra impedisce la prosecuzione ai veicoli motorizzati da ottobre a maggio.
La strada prosegue semi pianeggiante per poi diventare sterrata. Con alcuni tornanti intervallati da brevi tratti asfaltati risalire un bosco misto che si dirada gradualmente. Raggiungere così il poco pronunciato colle della Forchetta (1.589 m), spartiacque tra la valle del Tesso e la bassa val Grande di Lanzo, dove non è raro trovare auto parcheggiate. Nei pressi del colle è presente una tavola panoramica: in effetti si tratta di un fantastico balcone naturale sulle valli d’Ala e Grande di Lanzo che si dividono. È presente anche un piccolo monumento dedicato a due giovani partigiani caduti in combattimento: durante la Resistenza queste montagne furono infatti teatro di aspri scontri tra i partigiani e le forze nazifasciste.
La sterrata prosegue ora da una parte ora dall’altra della cresta che divide la valle del Tesso dalla val Grande di Lanzo, con tratti parzialmente asfaltati e panorami sempre più ampi. La strada si sposta definitivamente sul versante val Grande offrendo panorami ancora più importanti. Superati i 1.800 m di quota si impenna con alcuni tornanti dal fondo irregolare e scomode canaline per l’acqua. La strada sbuca nei pressi dell’alpe di Monastero (1.971 m), ricostruito per sostituire l’alpeggio gias Vej i cui ruderi sono visibili poco a monte. Questo territorio è caratterizzato da una forte e antica tradizione pastorale.
Dopo circa trecento metri raggiungere il suggestivo lago di Monastero (1.993 m), incastonato in una conca verde ai piedi della punta Gias Vej che in primavera si trasforma in un vero e proprio tappeto fiorito. Da qui si aprono splendidi panorami sulle cime che dominano la testata delle valli di Lanzo: tra le più note spiccano la punta Croce Rossa, la punta d’Arnas, l’Uja di Ciamarella e la Levanna. Più vicine e ben riconoscibili sono l’Uja di Bellavarda e la punta Marsè.
Vale la pena fare ancora uno sforzo per salire alla vicina alpe di Coassolo (2.032 m), piccola borgata ai piedi della cima La Rossa dove nella modernissima protuberanza metallica di una baita è stato ricavato un bivacco.
Per una discesa tranquilla si può ripercorrere lo stesso tragitto dell’andata. Chi invece desidera aggiungere un pizzico di adrenalina può percorrere al ritorno brevi single track che tagliano i tornanti (in tal caso la difficoltà diventa BC). Il primo si trova all’incirca a 1.600 m di quota, appena prima di tornare al colle della Forchetta, e presenta un’uscita un po’ tecnica. Il secondo parte proprio dal colle: occorre imboccare la sterrata chiusa da una sbarra diretta verso sud. Dopo duecento metri la si lascia per un bellissimo sentiero che si stacca a destra serpeggiando tra le betulle. Quando improvvisamente pare esaurirsi lo si riprende qualche metro più a monte per scendere nei pressi delle belle baite dell’alpe san Barbara (1.504 m, fontana). Prendere la sterrata inerbita di accesso che scende verso il colle di san Giacomo (1.460 m), dove si confluisce su una sterrata. Seguendola per un breve tratto verso sinistra intercettare un ultimo single track ancora a sinistra, molto divertente e con un’uscita un po’ tecnica. Tornati sulla strada non resta che seguirla a ritroso fino all’auto.
Testo di Valerio Dutto di Cuneotrekking.comSegnala un problema
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