Un itinerario inedito e originale
In questi giorni sono in corso le riprese di Lanzo Crossing, il nuovo film documentario che oltre a racconntare la bellezza selvaggia delle Valli di Lanzo, ci presenterà per la prima volta un itinerario ad anello lungo circa 130 chilometri con oltre 8.000 metri di dislivello positivo. Un progetto che in 9 tappe si propone di raccontare il territorio come mai fatto prima.
Un progetto per valorizzare il territorio
Il film nasce grazie alla collaborazione tra il Consorzio Operatori Turistici Valli di Lanzo e l’Unione Montana delle Valli di Lanzo, con l’obiettivo di valorizzare il territorio attraverso paesaggi, tradizioni, leggende e l’ospitalità locale. L’itinerario tocca luoghi simbolo come il suggestivo Ponte del Diavolo e le incisioni rupestri delle Masche, insieme a testimonianze storiche e curiosità.
Il protagonista: Giacomo Meneghello
Giacomo Meneghello, giovane e affermato fotografo outdoor già noto per i suoi reportage che hanno immortalato le vette più note tra Europa e Cina, ma che non è mai stato nelle Valli di Lanzo è il protagonista del docu film.
Venuto a conoscenza dell’idea di questa traversata, ha scelto di partire per scoprire le valli, documentando il tutto con la sua macchina fotografica. Tappa dopo tappa, Giacomo incontra persone, ascolta storie e raccoglie immagini che restituiscono l’anima delle Valli di Lanzo.
Dal film alla mostra fotografica
L’avventura di Giacomo avrà la sua naturale conclusione in una mostra fotografica dedicata a Lanzo Crossing. Sarà un’occasione per rivivere i momenti più emozionanti della traversata e per scoprire la meraviglia dei luoghi attraversati.
La regia
Daniele Piatti, nome già conosciuto dagli appassionati di cinema outdoor per film come Un pas après l’autre. Con Lanzo Crossing torna a raccontare la montagna come esperienza di vita, esplorazione e scoperta. La sua sensibilità permetterà di presentare le Valli di Lanzo sotto una nuova luce.
Lanzo Crossing non è solo un film: è un invito a scoprire le Valli di Lanzo a passo lento, con lo zaino in spalla e lo sguardo rivolto verso la natura, le storie e la cultura che rendono uniche queste montagne piemontesi.
